La previdenza complementare non è un'aspetto da sottovalutare...Al fine di non ritrovarti con un minor tenore di vita, scopri la forma più adatta alle tue esigenze. Non è mai troppo tardi per iniziare a risparmiare!
La recente indagine tenuta da Banca d’Italia ha mostrato come il nostro paese sia scoperto in tema previdenziale: l’85% delle famiglie non ha aderito a fondi pensione o assicurazioni vita per integrare la pensione pubblica e quindi si troverà a dover vivere, dal giorno della pensione, con un importo nettamente inferiore rispetto al reddito a cui è abituato.
Al fine di ridurre tale gap è possibile aderire liberamente a delle forme di previdenza complementare come il fondo pensione, i piani individuali pensionistici (PIP) e piani di accumulo.
I fondi pensione sono piani di risparmio previdenziali che durano dal momento dell’adesione fino al raggiungimento dell’età pensionabile dopo la quale viene fornita una rendita mensile e/o una parte di capitale. La contribuzione al fondo viene fornita tramite il conferimento di versamenti volontari e/o del TFR dell’aderente. In alcuni casi, a seconda della forma contrattuale del fondo, è possibile ottenere dei versamenti da parte del datore di lavoro.
I fondi pensione si dividono in due categorie: negoziali/chiusi e aperti. L’adesione ai fondi negoziali è limitata solo a determinate categorie mentre ai fondi aperti possono aderire tutti. Bisogna sottolineare che per quanto riguarda i dipendenti pubblici, essi possono aderire solo ai fondi aperti in forma individuale senza la possibilità di versare il TFR.
I piani individuali pensionistici sono di tipo assicurativo e la loro adesione è individuale. Ad essi possono aderire sia i lavoratori autonomi sia i lavoratori dipendenti versando un contributo ed eventualmente il TFR.
Al raggiungimento dell’età pensionabile, il maturato verrà erogato tramite una rendita mensile e/o un capitale.
Sia per il Fondo Pensione Aperti che per i PIP è prevista un’agevolazione fiscale: la tassazione sul maturato è del 20% (mentre per gli altri fondi e piani di accumulo è del 26%) e i versamenti ai fondi pensione possono essere dedotti dal reddito imponibile fino a € 5.164.57.
Altra modalità di risparmio per ridurre il gap previdenziale è quello di attuare un piano di accumulo tramite il quale viene investita una somma costante, a scadenze regolari, per un periodo di durata pre determinato al fine di ottenere un x risparmio utilizzabile nel momento della pensione per integrare quella pubblica.